domenica 15 dicembre 2013

Miniera Alfredo

Franco di Prizio, del Gruppo Speleo Montorfano, ci aveva tanto decantato le bellezze di questa lunghissima miniera e finalmente siamo riusciti a trovare una domenica libera in comune per andare a visitarla.
Quello che abbiamo trovato ha rispettato pienamente le aspettative; anzi, ci ha dato di più.
Naturalmente ci siamo fermati per cambiarci nell'unico punto della Val Trompia dove non batte mai il sole! Strati da 10 cm di cristalli di ghiaccio sublimato ed un freddo becco: yuhuu! :-(
naturalmente la galleria iniziale era un ingresso basso e l'aria fredda ci ha accompagnato per tutto il km fatto nel corridoio iniziale. Poi abbiamo deviato a sinistra trovandoci di fronte uno spettacolo incredibile: una lunghissima discenderia, con inclinazione sicuramente superiore ai 50°, era percorsa da uno spumeggiante torrente le cui acque saltellavano a fianco dei binari e sopra le traversine calcificate. Al suo apice l'acqua precipitava a cascata dal una galleria del livello superiore.


L'impossibilità di comunicare con i compagni, per via del frastuono dell'acqua, e le gocce che si depositavano sull'obiettivo, non ha consentito di eseguire degli scatti ottimali; ci toccherà tornare, così pure Damiano potrà scatenarsi con le riprese in macro.
Ai livelli superiori della miniera abbiamo potuto osservare dei tratti stupendamente concrezionati e policromi. Poi c'era il motivo principale per cui siamo venuti qua: la famosa scala di legno completamente ricoperta da colata calcitica, raggiunta tramite un delicato passaggio in arrampicata.


Molto piacevoli tutte le gallerie che si presentano spesso leggermente allagate e con i rami principali che hanno ancora sia le traversine che i binari che ora sono quasi completamente ricoperti dalla calcite. Ogni tanto si passa in zone riccamente adorne di concrezioni, in prevalenza bianche, che risaltano tantissimo sulla roccia scura da cui scaturiscono.


Un po' meno spettacolari i tratti di gallerie dove c'è la presenza della limonite: roccia marcia tenuta su da tronchi ancora più marci. La progressione era poco serena e stavamo ben attenti a non toccare nulla, ma bisognava documentare pure questo ed abbiamo optato per sacrificare il modello "più grosso" cosicché, nel caso di crollo, sarebbe stato più facile trovarlo per il recupero. ;-)


Veramente, chissà quanto manca al loro crollo ... però dovevamo passarci per andare a vedere le incredibili radici dei tronchi di sostegno della volta che sono state calcificate dall'abbondante stillicidio: cose mai viste!


C'eravamo dato un orario d'uscita perchè sapevamo che non ce l'avremmo fatta a vedere e fotografare tutto in una sola volta, anche perchè si stima in almeno 10 km lo sviluppo di questo complesso minerario.
Ringraziati e lasciati gli amici bresciani, ci siamo concessi un triste spuntino con panino e birra (avremmo preferito una bella pasta o una carnazza, sigh!) prima di fare ritorno a casa.

S-Team di oggi, da sx: Alberto, Donato, Simona, Massimiliano, Chiara, Sandro

3 commenti:

  1. Come sempre, bellissime foto, veramente super Sandro.
    Bellissima giornata trascorsa in compagnia degli amici del Gruppo Speleo Montorfano nella Miniara Alfredo, situazioni e concrezioni a go go con sfumature cromatiche a 1000, con alcuni passaggi da fare in punta di piedi e senza starnutire, il prechè potete immaginarlo.......
    Non avventuratevi mai da soli, fateviaccompagnare.
    Grazie a tutti per la bella esperienza.
    Ciao
    Donato
    Speleobordy

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  2. In quella Miniera ho lavorato per circa dieci anni mi piacerebbe una rivisitina ma l'età non me lo permette più....
    Grazie ragazzi per le vostre belle foto eccellenti ricordi quei luoghi li conoscevo bene quando
    erano in esercizio....

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    1. Gentile Signor Taboni, posso chiederle in che anni ha lavorato li è se per caso conosceva l'ing.Pulga o me@ha sentito parlare? Se si mi piacerebbe che mi contattasse. Le lascio una mail.
      barbara.pulga@gmail.com
      Grazie

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